Il tronco d’ albero ( rotazione intorno ad un rullo verticale )

La sostanza dell’ integrazione consiste nella corrispondenza tra le parti del corpo: un movimento in una parte del corpo scatena una risposta in tutte le altre parti. Quando tale corrispondenza è armoniosa e utile per la funzione a cui si riferisce, essa raggiunge un livello di funzionamento ben integrato.

Esistono molti stili diversi di corrispondenza reciproca. Una relazione ben coordinata può esprimersi come corrispondenza secondo uno schema identico, nel quale i lati simmetrici, uno di fronte all’ altro, si muovono nella stessa direzione, alla stessa velocità e nello stesso momento. Ne è un esempio il movimento della mano nello spazio accompagnato dal contatto visivo e dalla rotazione del capo. Un’ altra connessione armoniosa è  riscontrabile nel contro movimento simmetrico, nel quale entrambi i lati si muovono in direzioni opposte nello stesso momento, come quando si applaude o quando, camminando, si oscilla un braccio in avanti e l’altro indietro. Più complesso è lo schema della contro simmetria alternata, allorché una parte si muove dopo un’ altra e nella direzione opposta.

Lo stile della corrispondenza reciproca più congruo con la vita organica è quello dello schema a canone. Due parti si muovono nella stessa direzione, secondo lo stesso schema, ma una arriva sempre con un lieve ritardo, restando indietro rispetto all’ altra. Si tratta di attivare il principio dell’ onda del camminare, nel quale la testa si solleva seguendo l’ elevarsi del petto, ma con un lieve ritardo dettato dal tempo necessario perché la trasmissione della forza, che produce il movimento, salga attraverso lo scheletro; è la formula del movimento anfibio in cui l’ intera catena delle vertebre tratteggia un arco che si apre gradatamente su un lato mentre si chiude sull’ altro con un arrotondamento proporzionale. Si tratta della configurazione simile alla fisarmonica.

Lo stile di questo canone consente un maggiore ammorbidimento e un’ articolazione proporzionale rispetto alla relazione di corrispondenza identica o alla relazione contraria, che potrebbero avere un disegno più marcato.

Il processo del ” tronco d’ albero ” guida la coordinazione del canone nella controsimmetria alternata secondo lo stile di movimento anfibio. Il movimento ondulatorio da un lato all’ altro, composto da gradi di flessione laterale che cambiano, è congruente con la struttura anatomica delle coste, simile ad una fisarmonica. Esso non è altro che la formula della propulsione originaria nell’ acqua, e non trova ampio utilizzo nella camminata umana sulla terraferma.

Del resto, come la ricostruzione di qualsiasi schema evolutivo originario, il principio del canone può arricchire la qualità del camminare umano connotato dall’ onda frontale, grazie all’ esperienza di coordinazione perfetta di questa modalità, filtrata attraverso milioni di anni di sopravvivenza che è giunta al suo meglio.