Progetti

RICONNESSIONE

PROGETTO DI DANZA SENSIBILE® PER DANZATORI, ATTORI, PRATICANTI DEL MOVIMENTO

Rimanere in connessione costante con il corpo in modo che ogni atto sia costruito e sostenuto da una presenza coerente.

In scena come nella vita avere “ zone cieche “ di inconsapevolezza può produrre, a lungo andare, un senso di svuotamento che non è da confondere con il vuoto prezioso e sano dove nascono le intuizioni e i processi creativi ( la famosa pagina bianca ).

Fluire nel corpo ha a che vedere con il riconoscere i processi sottili che animano il corpo stesso e la loro trasformazione nel movimento che si libera nello spazio.

Il pensiero e l’ azione diventano una cosa sola.

Attraverso l’ ascolto sottile, incontriamo la nostra personale verità che si esprime nel grande movimento a partire dal ritmo delle onde funzionali ( maree ).

Nasce, dall’ incontro con il micro movimento, una danza che riconosciamo come autentica, in quanto vicina ai processi della natura e ai suoi ritmi.

PRATICHE

  1. Respiro: il soffio come pratica iniziale per stabilire una prima ri-connessione con il corpo ( elemento sottile che anima e vivifica l’ elemento grossolano ). Si può fare in piedi, seduti o sdraiati.

  2. Il sognatore: a terra, sul pavimento, entrare dolcemente, attraverso il soffio, nell’ alternanza delle superfici di appoggio in una modalità non ancora strutturata ( libera ).

  3. Pratica dell’ alternanza: a terra , come nella pratica del sognatore, sperimentando l’ alternanza tra flessione ed estensione prima di ogni cambio di direzione ( rotolare ). Questa pratica è più strutturata rispetto a quella del sognatore. Si può cominciare a portare la sfera del cuore nell’ elemento del’ aria. Inizia a formarsi il volume.

  4. Sirena: a terra, sul fianco, si approfondisce la flessione a partire dalla testa e l’ estensione a partire dal bacino ( riferimento allo sviluppo dell’ embrione ). La sirena viene integrata nella pratica dell’ alternanza.

  5. Quattro zampe: a terra sui 4 appoggi delle mani e delle ginocchia, si avvia una ricerca dello spostamento in tutte le direzioni ( avanti, indietro, laterale e in cerchio ). Si tratta di chiarire lo spostamento degli appoggi e il successivo carico del peso su quell’ appoggio, in una funzione ( quella del 4 zampe ) più complessa rispetto a quella verticale. Anche in questa pratica viene, in un secondo momento, integrata la sirena.

  6. Movimento Pianeta: in questa pratica vengono integrate le pratiche dell’ alternanza delle superfici di appoggio con la pratica della sirena in un complesso movimento direzionato nello spazio. In un primo momento con il corpo che si muove sempre sul pavimento. In un secondo tempo con il sollevamento nell’ aria della sfera del bacino o della sfera cuore ( alternanza ), Come un pianeta che ha un movimento di rotazione e contemporaneamente un movimento orbitale.

  7. Lucertolone: questa pratica si può fare sdraiati sulla schiena ( supini ) e a pancia in giù ( proni ). Lateralità e alternanza in una sequenza di movimenti che ricordano quelli dei rettili. Con questi movimenti si attiva una parte antica del cervello dove è depositata una memoria filogenetica. Ma fa parte anche dello sviluppo motorio del bambino, antecedente al 4 zampe, fase detta dello strisciare. Nel lucertolone, la colonna vertebrale ha integrato la sirena. Questa integrazione verrà poi portata nel processo di verticalizzazione.

  8. Rivoluzione: il corpo si muove come all’ interno di una sfera che a sua volta si muove in tante direzioni. Questa pratica si svolge partendo dalla posizione seduta a terra e da qui si sviluppa una sequenza di movimenti che portano il corpo, attraverso una capriola sulla spalla, a tornare in posizione accosciata. In questa pratica la sirena e il movimento pianeta si spostano nell’ elemento aereo.

  9. Il campanaro: pratica dinamica di slancio del bacino e delle gambe in aria e successivo ritorno sui piedi con un possibile sviluppo personale che porta alla posizione eretta ( inizio di improvvisazione su strutture ).

  10. Colonna di luce: movimento di verticalizzazione del corpo in una continua alternanza tra movimento ascendente e discendente.

Queste sono le pratiche di base della Danza Sensibile a cui si aggiungono variabili che dipendono dal momento e dal gruppo.

Il lavoro può essere presentato in varie modalità:

  • Weekend intensivo: venerdì, sabato, domenica per un totale di 20 ore.

  • Settimana intensiva: da lunedì a sabato per un totale di 42 ore ( mattina e pomeriggio ).

  • 10 giorni: intensivo che si sviluppa nell’ arco di 10 giorni, con ore solo alla mattina, per un totale di 40 ore.

Insegnante Cecilia Mazzariello